NOME: Roberto COGNOME: Alberti

ETA’: 41

DIPLOMA IN: INDIRIZZO PROFESSIONALE SERVIZI SOCIO-SANITARI

ANNO DI CONSEGUIMENTO: 2016/2017

 

–         COSA TI AVEVA SPINTO A RITORNARE A SCUOLA PER PRENDERE IL DIPLOMA?

Non avere il diploma era un peso per me, per tre motivi principali: lavorativamente parlando, non averlo, mi precludeva parecchie possibilità; personalmente, ricordo che “ammettere” a me stesso e agli altri di avere (solo) la terza media mi dava sempre parecchia vergogna e frustrazione; infine era una strana sensazione di fallimento con la quale dovevo periodicamente fare i conti.

–         COME HAI CONOSCIUTO L’ISTITUTO PETRARCA? CHE COSA TI AVEVA SPINTO AD ISCRIVERTI?

La mia compagna mi prenderebbe in giro se le leggessi questa domanda. Come per ogni ricerca rilevante per la mia vita, in realtà anche per cose molto meno importanti…tabella excel, pro, contro, costi, benefici e alla fine il Petrarca ha prevalso rispetto agli altri istituti che avevo contattato.

Le variabili che hanno pesato di più sono state l’impressione avuta e l’aspetto economico.

–         TI RICORDI QUAL ERA STATA LA TUA PRIMA IMPRESSIONE DELLA SCUOLA?

Ricordo come se fosse ieri il primo colloquio con il prof. Burioli: alcune rassicurazioni, alcune raccomandazioni, ma, soprattutto, l’impressione, diversamente da altri casi, di professionalità e di essere in una scuola con chiari obiettivi didattici e non tanto economici.

–         COSA TI HA LASCIATO IL PETRARCA…DA UN PUNTO DI VISTA UMANO?

E’ stato un percorso di crescita in cui ho incontrato persone che, ancora oggi, fanno parte di quelle che si definiscono relazioni positive.

–         …E DA UN PUNTO DI VISTA  DIDATTICO/SCOLASTICO?

Ho imparato ad imparare! O meglio, ho iniziato a farlo per la prima volta. La mia carriera scolastica durante l’età “giusta” mi aveva lasciato delle ferite che, a differenza di ciò che pensavo, ho scoperto sanabili. Tant’è che dopo il Petrarca ho pensato bene di iscrivermi all’università.

–         INFINE, LAVORATIVO?

Il diploma mi ha dato l’opportunità di lasciare il lavoro che facevo e di cominciare ad immaginare (a 40 anni) cosa sarei voluto diventare da grande. Senza, sentivo di non averne la possibilità!

Inoltre, anche sotto un punto di vista squisitamente pragmatico, mi ha dato l’opportunità di iniziare una proficua collaborazione come tutor di studio all’interno dell’istituto stesso. Cosa che spiega più di mille parole che…a quanto pare ci siamo piaciuti!

–         IN QUESTI DUE ANNI DI “PETRARCA”, C’E’ QUALCOSA CHE RICORDI CON PARTICOLARE EMOZIONE CHE VORRESTI RACCONTARE?

Ce ne sarebbero troppe. Le prime verifiche, lo studio a casa, l’impressione di non farcela, ecc. Ma soprattutto l’emozione di avercela fatta quando ho letto sulla bacheca dello “Sraffa”…MATURO!

–         PETRARCA SI’…PETRARCA NO…

Petrarca assolutamente sì! La professionalità e la passione che c’è al Petrarca l’ho trovata in pochi altri posti.

–       CHE COSA CONSIGLIERESTI ALLE PERSONE CHE VORREBBERO TORNARE A SCUOLA MA ANCORA NON HANNO AVUTO IL CORAGGIO DI FARLO?

Dare consigli non mi piace e non mi appartiene molto! Forse li aiuterei ad immaginare quanta soddisfazione può dare e quanto possa aiutare. In altre parole racconterei la mia esperienza e se ce l’ho fatta io…